V Domenica

di Quaresima (anno B)

Gv 12, 20-33

VOGLIAMO VEDERE GESU’

                                                                                                                                                                                Le mura di Gerusalemme, la città della festa!

 

Vogliamo vedere Gesù. Questo è il secondo momento fondamentale del Vangelo di Giovanni. Il primo è al capitolo 6 dove Gesù chiama i suoi discepoli a mangiare la sua carne. Un discorso che scandalizza gli ascoltatori e che, di fronte alla richiesta di andarsene, suscita negli apostoli una risposta ferma: Maestro da chi andremo tu hai parole di vita eterna.  Il secondo è questo: Gesù si rende conto che è giunta l’ora di dare la vita e di aprire la sua salvezza a tutte le genti. Sta per iniziare la Passione.

Venne una voce dal cielo. Nei momenti decisivi della vita di Gesù il cielo si apre per far scendere una voce! E’ successo nel battesimo di Gesù al fiume Giordano e nella Trasfigurazione. Il compimento di questa apertura avverrà sulla croce quando Gesù squarcerà il velo del tempio e i quel momento la voce sarà quella del sangue di Cristo più eloquente del sangue di Abele.

Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo… Gesù ha una relazione unica e particolare con la morte vivendola come il momento dell’inizio della vita degli altri. Lui muore per generare vita. Il Signore vive su di sé questa parabola esistenziale per manifestare la sua gloria e per rendere partecipi i suoi dello stesso dinamismo di morte e vita: se con lui moriamo, dice san Paolo, con Lui anche vivremo!

Con la morte di Gesù muore il principe di questo mondo. E’ giunta la mia ora: la cosa più importante era la morte come sacrificio per la salvezza di tutti.

Gesù con la sua morte ha dato una svolta definitiva alla storia dell’umanità.

La parabola del chicco di grano ha valore anche per ciascuno di noi. Per non restare chiusi nel nostro mondo egoistico abbiamo bisogno di morire al nostro peccato. Nella nostra donazione ci ritroviamo e vinciamo la solitudine.

Amare è perdersi.

La mia anima è turbata. Con questa espressione emerge l’umanità di Gesù. Che devo dire salvami da quest’ora? Qui si vede la libertà della scelta di Gesù. Giovanni non ha la scena esplicita dell’orto degli ulivi, ma la fa intravedere ora prima della passione.

Nella passione di Gesù vedo tanta umanità e questo mi avvicina a Dio. Dalla croce arriva tanta gioia!

Padre glorifica il tuo nome. Gesù chiede al Padre di dare peso, spessore a questo momento drammatico della sua morte. Si manifesti la tua vita dentro la morte.