III Domenica

del tempo ordinario (anno B)

Mc 1, 14-20

VI FARO’ PESCATORI DI UOMINI

                                                                                                                                                                                          (Lago di Tiberiade)

 

Il tempo è compiuto. Questa espressione e le altre che seguono nel brano letto sono la sintesi del Vangelo di Marco: il cielo è aperto. Gesù è stato battezzato, lo Spirito Santo è sceso su di lui e l’amore viene proclamato nel tempo compiuto. Da qui il subito per un regno che sta arrivando e chiama a conversione, cioè a girare lo sguardo verso ciò che si è visto. Questo movimento indica la necessità di uscire dalle proprie sicurezze con un atteggiamento interiore da vivere ogni giorno della vita.

Il Regno di Dio è vicino. Solo dopo la morte e risurrezione di Gesù il Regno sarà presente pienamente.

Venite dietro a me… e subito. L’evangelista Marco all’inizio del suo vangelo mette in evidenza l’urgenza della diffusione della buona notizia che Gesù è venuto a portare. E subito i discepoli lasciano le proprie cose per intraprendere con lui il cammino di sequela, per imparare a stare dietro a Lui, cioè a farsi guidare dalla sua presenza.

Interessante è notare come il subito è un atto sia degli apostoli che di Gesù. Non è una forzatura, ma è un bisogno essenziale che li lega immediatamente insieme.

Sembra che gli apostoli non aspettassero altro che una tale chiamata di fronte ad una vita vissuta nelle proprie cose che tuttavia non riusciva a corrispondere alle loro domande più profonde.

Lasciare i propri cari, i propri beni e le proprie sicurezze significa fare un salto nel buio che solo la luce della fede può permettere.

Lasciarono le barche. Questa espressione fa venire in mente la frase di Gesù: chi ama sua madre… più di me, non è degno di me. Gli apostoli sono portati via da quelle buone relazioni per entrare in una comunione profonda e prioritaria con lui. Non ci sono parole di ripudio degli apostoli o di contrasto con le loro situazioni precedenti, ma solo la certezza di una parola che li chiama e che chiamerà gli altri quando Dio vorrà.

Vi farò pescatori di uomini. A noi che viviamo in comunità è affidata una responsabilità maggiore per annunciare con forza e senza paura la vicinanza del Regno.

E’ importante per chi è chiamato da Gesù testimoniare per essere pescatori. Pescare gli uomini significa portare i fratelli alla luce di Cristo e non vivere più per se stessi.  

Giovanni fu arrestato. Giovanni sembra essere lasciato solo da Gesù. Non una parola sulla sua prigionia! In realtà qui si mette in evidenza che Giovanni si ritira, cioè va dietro a Gesù, il solo che può condurre il popolo alla salvezza. La stessa cosa che dovrà imparare Pietro. Stare dietro a Gesù. La stessa cosa che dobbiamo imparare noi.

Convertitevi e credete. Torna il tema della conversione, fattore costante del vangelo che solo dopo l’effusione dello Spirito potrà essere compresa nella sua pienezza.